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MEZEREO o FIORDISTECCO

(Daphne mezereum L.)
FAM. THYMELAEACEAE Gen. Daphne
Denominazioni dialettali: sconosciute.

Disegno dell'essenza

DESCRIZIONE:
Piccolo arbusto caducifoglio, dai fusti eretti, alti fino a 1 m, poco ramificati; corteccia grigio-ocracea.
Foglie semplici, ellittiche le inferiori, oblanceolato-spatolate le superiori (8-20x30-80mm), glabre e sottili, verde chiare sopra e glauche sotto, a margine intero, raccolte in ciuffi all'apice dei rami.
Fiori in fascetti laterali ai rami, sessili, a corolla rosso-porporina o rosso pallida con quattro lobi; assai profumati e precedenti la fogliazione.
Frutti (drupe) sferici, rosso corallo, lucidi, carnosi, contenenti un seme, sessili o con peduncolo di 1 mm.

FIORITURA: Febbraio-Aprile.

ECOLOGIA:
Arbusto tipico dei boschi di latifoglie di ambiente montano (faggeti, castagneti), ama suoli ciottolosi o rocciosi, spiccatamente alcalini, mediamente freschi, fertili e umiferi.
Predilige posizioni di mezz'ombra.

DISTRIBUZIONE:
In provincia il .mezereo è alquanto raro e concentrato unicamente sui terreni alluvionali del fiume Adda, in comune di Rivolta d'Adda.
Trattandosi di specie schiettamente montana, la presenza di questo arbusto in ambito planiziario è probabilmente da imputare all'azione di trasporto dei propaguli da parte delle acque fluviali che fungono da veicolo di diffusione verso valle.

OSSERVAZIONI:
Il legno del mezereo è puzzolente, così come la corteccia e le foglie il cui odore ricorda quello del sambuco. Le drupe sono velenose per l'uomo, anche in piccole quantità, ma sembrano costituire un apprezzato cibo per alcuni animali, come i tordi, sebbene si conoscano casi di avvelenamento accaduti a bestiame al pascolo. Dalla corteccia può essere estratta una materia colorante giallastra.
In occasione di inverni particolarmente miti, si può assistere alla fioritura di questa pianta già in gennaio-febbraio, ma in ogni caso le ricche fioriture che possono ricoprire interamente i rami, costituiscono la prima fonte di alimentazione per le api che vi sono attratte, oltre che dai vivaci colori, dal profumo intenso e quasi stordente.

PROPAGAZIONE:
Si seminano i frutti appena dopo la raccolta oppure si possono produrre talee da mettere in terra in estate. Nonostante la bellezza delle profumate fioriture, si deve mettere in guardia dal coltivare tranquillamente questa pianta in luoghi frequentati da bambini che potrebbero ingerire le pericolose bacche.


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