(Broussonetia papyrifera (L.) Vent.)
FAM. MORACEAE Gen. Broussonetia
Denominazioni dialettali: Mur salvàdeg; Mur
cinés (Cremasco).
DESCRIZIONE:
Arbusto o albero alto fino a 6-10 m. Tronco eretto.
Corteccia grigio-giallastra chiara, con screpolature
superficiali scoprenti lo strato sottostante bruno-violaceo.
Rami giovani pelosi ed ispidi.
Foglie semplici, alterne, a lamina ovato-acuminata
(6-12x10-20cm) e margine dentellato nelle foglie delle piante
adulte e in quelle comunque basali, anche negli individui
giovani; profondamente trilobe (od anche interrotte su un
solo lato da un seno asimmetrico per la presenza di una
punta) quelle dei polloni e delle parti superiori dei rami;
ruvide di sopra, bianco tomentose di sotto, con tre nervature
principali.
Fiori portati da individui diversi: i maschili in amenti
cilindrici, allungati; i femminili in capolini globosi,
irsuti.
Infruttescenza sferica (2cm), carnosa, di colore
rosso-aranciato spento.
FIORITURA: Maggio-Giugno.
ECOLOGIA:
Il gelso da carta si stabilisce facilmente su terreni
sciolti e profondi, ricchi di humus, ma mostra grandi
capacità di colonizzare qualsiasi tipo di terreno,
soprattutto in ambiente ruderale.
DISTRIBUZIONE:
Nel territorio provinciale è diffuso un po' dovunque,
talora in vasti popolamenti pressoché puri.
Soprattutto nei dintorni dei centri abitati e lungo le strade
questa specie si è naturalizzata da lungo tempo
(Soncino, Genivolta, Madignano, Ripalta Cremasca, Stagno
Lombardo, ecc).
OSSERVAZIONI:
Originaria delle regioni asiatiche orientali, questa essenza
legnosa fu introdotta in Italia nella seconda metà del
XVIII secolo, soprattutto a scopo ornamentale. La sua elevata
proprietà pollonante ne facilita la propagazione,
soprattutto negli incolti o su terreni abbandonati.
USI:
Viene tutt'al più usata per stabilizzare terreni
mobili e franosi.
PROPAGAZIONE:
Si moltiplica normalmente tramite trapianto di polloni
radicati a fine inverno.