(Malus sylvestris Miller)
FAM. ROSACEAE Gen. Malus
Denominazioni dialettali: Pomm salvadeg.
DESCRIZIONE:
Alberello alto fino a 3-6m. Tronco esile contorto e spesso
nodoso. Rami distesi e spinescenti all'apice, i giovani
tomentosi.
Foglie alterne, semplici, a lamina ovata (2-4x3-6cm) e
margine dentellato o crenulato minutamente, brevemente acute
all'apice e con base arrotondata o cuneata; tomentose da
giovani ma presto glabrescenti o appena pelose di sotto sulle
nervature, coriacee. Picciolo (2-3cm) con stipole
caduche.
Fiori ermafroditi, appariscenti, in corimbi di 3-7; calice a
5 lacinie lanceolato-triangolari, un poco tomentose, petali
bianchi o sfumati di rosa, obovati (1-2cm). Il frutto (pomo)
ovato o globoso, ombelicato alla base, (2-3cm), ha polpa
asprigna e colore verdastro, giallo o rosso.
FIORITURA: Aprile-Maggio.
ECOLOGIA:
Specie rustica e di larga adattabilità al substrato,
forma una sporadica presenza nei boschi di latifoglie,
spingendosi anche in terreni periodicamente inondati. Ama
suoli a reazione alcalina e stazioni in penombra.
DISTRIBUZIONE:
Piuttosto infrequente, se non addirittura rara, nel
territorio provinciale questa specie è rinvenibile in
modo del tutto sporadico in qualche bosco golenale lungo Adda
(Credera-Rubbiano) e Oglio (Soncino, Genivolta) o in aree ex
boscate e in terreni marginali, come lungo il Serio Morto
(S.Bassano) e altrove.
USI:
Il legno di questo alberello è ricercato per lavori
di tornio e di ebanisteria. La specie funge usualmente da
portainnesto per le varietà gentili del melo.
PROPAGAZIONE:
Si semina in autunno, ma anche in primavera dopo aver
conservato i semi stratificati durante l'inverno. I semenzali
si ripicchettano ad 1 anno e si pongono a dimora a 3.