(Juglans nigra L.)
FAM. JUGLANDACEAE Gen. Juglans
Denominazioni dialettali: Nuss americaan (Cremonese).
DESCRIZIONE:
Albero alto fino a 30m e più. Tronco dritto.
Corteccia bruno-nerastra, fittamente fessurata.
Foglie composte imparipennate, formate da 11-13 foglioline -
quella terminale può talora mancare - (2,5-5x6-12cm),
ovato-appuntite, finemente dentate, con pagina inferiore
ghiandolosa.
Fiori in amenti monoici, come nel noce comune.
Frutto globoso, con epicarpo carnoso e fortemente aromatico,
endocarpo legnoso e assai duro, fittamente rugoso per forti
creste legnose, gheriglio particolarmente annidato entro il
guscio.
FIORITURA: Maggio-Giugno.
ECOLOGIA:
Specie mediamente lucivaga, cresce rapidamente se piantata
su suoli freschi e profondi, sufficientemente fertili.
Sopporta meglio del noce comune i freddi intensi, ma, come
per il congenerico, le gelate tardive guastano la fioritura e
la conseguente fruttificazione.
DISTRIBUZIONE:
Coltivato come albero ornamentale e forestale, in alcuni
boschi golenali del Po (Stagno Lombardo) si è diffuso
con particolare vivacità, producendo piccole
associazioni pressoché pure. Qua e là è
possibile rinvenirne esemplari subspontanei, anche di
ragguardevoli dimensioni (Cumignano S.N., Izano, Capralba,
ecc.).
OSSERVAZIONI:
Albero originario degli Stati Uniti orientali, sembra giunto
e coltivato in Italia nella seconda metà del
Settecento.
USI:
Il legno del noce nero, simile a quello del noce nostrano,
ma più scuro, è parimenti pregiato e trova i
medesimi impieghi. La noce pur essendo commestibile è
assai aromatica e poco gradita. L'albero è coltivato,
per il suo valore ornamentale, in parchi e giardini.
PROPAGAZIONE:
Semina a dimora delle noci in autunno.