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ORNIELLO

(Fraxinus ornus L.)
FAM. OLEACEAE Gen. Fraxinus
Denominazioni dialettali: Fràssèn.

Disegno dell'essenza

DESCRIZIONE:
Albero alto fino a 10m e più, ma anche arbusto. Tronco dritto, slanciato, corona ovale abbondante e leggera. Corteccia grigio-nerastra, liscia, screpolata solo in età avanzata. Rami opposti con grosse gemme bruno-grigiastre coperte da un tomento rugginoso.
Foglie opposte, imparipennate (fino a 30cm) per 5-9 foglioline ovato-Ianceolate ad obovato-ellittiche (35x6-9cm), acuminate all'apice, a base appena cuneata e asimmetrica, brevemente picciolate (0,5-1 cm), a margine irregolarmente cuneato-dentato, glabre, più chiare di sotto.
Fiori in pannocchie apicali erette, profumati, sviluppantisi contemporaneamente alle foglie; corolla a 4 petali bianchi.
Frutto (samara) lineare, lanceolato ottuso (0,5x2,5cm), con un unico seme.

FIORITURA: Aprile-Maggio.

ECOLOGIA:
Specie termofila, mediamente lucivaga e xerofila, l'orniello ama terreni magri, aridi, a falda profonda ovvero ben drenati, preferibilmente calcarei o neutri. Entra nel corteggio arboreo ed arbustivo dei boschi di latifoglie, soprattutto querceti misti. Si comporta pure da specie pioniera.

DISTRIBUZIONE:
In territorio provinciale è presente solo nella parte settentrionale, dove alligna di preferenza nei terreni ciottolosi dei contorni fluviali (Rivolta d'Adda, Spino) o sui suoli ben drenati del piano fondamentale della pianura (Camisano, Soncino) spingendosi fin sui terreni sabbioso-ghiaiosi di Cumignano S.N. e Genivolta e lungo la scarpata morfologica dell'Adda a Formigara. Poco frequente o raro.

OSSERVAZIONI:
Sebbene sembri mancare, attualmente, lungo l'Oglio in territorio provinciale, se ne rileva la presenza pochi chilometri più a monte, in territorio di Pumenengo: fatto che potrebbe indicare la possibilità di una continuità distributiva in condizioni ambientali indisturbate.
Ai fini di una prima ricostruzione fitogeografica provinciale è importante segnalare la compresenza costante nelle aree di distribuzione dell'orniello, di specie arbustive come la lantana, l'emero e il ligustro o di specie erbacee come il rusco e l'asparago selvatico nonché, talvolta, della roverella, a indicare con esemplare precisione un carattere in qualche modo termofilo di alcune aree settentrionali della provincia.

PROPAGAZIONE:
Si seminano le samare in autunno, ma i semi non germineranno che dopo 18 mesi. Per tale motivo si possono stratificare 1 anno prima della semina. I semenzali si trapiantano dopo 2 anni e si mettono a dimora a 4.


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