Salta la barra e vai al centro della pagina

[1] Provincia di Cremona   >   [2] Settore Ambiente   >   [3] Bosco didattico >   [4] Album


Mappa del sito Dov'è il bosco, come arrivare, come prenotare Foto e descrizioni di flora e fauna Cascina Stella Il bosco dei bimbi Documentazione varia Percorsi di visita Pagina di smistamento Sito della Provincia di Cremona Copertina del sito Copertina del sito

[4] Album [a] Alberi [b] Arbusti [c] Animali [j] Funghi Foto di un particolare dell'essenza; cliccando si espande (827KB)

PIOPPO BIANCO

(Populus alba L.)
FAM. SALICACEAE Gen. Populus
Denominazioni dialettali: Taernèl (Cremasco), Bèdul (Soncino), Bèdol (Cremonese).

Disegno dell'essenza

DESCRIZIONE:
Albero alto fino a 30m e più. Tronco dritto. Chioma ampia, tendente ad assumere forma globosa. Corteccia grigio-biancastra, più o meno liscia nelle parti superiori, nerastra e scabra verso la base. Rami giovani densamente bianco-tomentosi o ragnatelosi, mai vischiosi.
Foglie turionali a lamina palmato-Iobata (5-9x8-10 cm e più) a 3-5 lobi, grossolanamente dentati ai margini, dapprima bianche sulle due pagine e poi verdi scure e lucide di sopra; bianco cotonose di sotto. Picciolo lungo (5-7cm e più) e cilindrico.
Foglie dei brachiblasti a lamina da ovata a lobata o partita, sinuata, ottusamente dentata ai margini, verde scuro di sopra e bianco-lanose di sotto, con picciolo variamente compresso lateralmente (2-3cm).
Fiori in amenti laterali: i maschili anteriori alla fogliazione, cilindrici (8-10cm) a 6-8 stami con antere dapprima porporine e poi gialle; i femminili più brevi (3-6cm) con stimmi giallo-verdastri. Cassula glabra.

FIORITURA: Febbraio-Marzo.

ECOLOGIA:
Il pioppo bianco predilige stazioni soleggiate con terreno ricco di scheletro, profondo, fresco, permeabile, decisamente fertile, mediamente umifero, presenti lungo i fiumi maggiori o corsi d'acqua secondari.
Naturalmente si consocia con altre latifoglie ripicole quali Populus nigra, Salix alba, Fraxinus excelsior, ma non è infrequente trovarlo a marcare il passaggio tra il bosco ripariale ed il bosco evoluto a legno forte.

DISTRIBUZIONE:
Nel territorio provinciale appare distribuito lungo i fiumi maggiori, con frequenza variabile, ma le popolazioni più numerose sono rintracciabili lungo l'alto e medio corso dell'Adda e nella golena del Po. Più localizzato appare lungo il Serio e l'Oglio.

OSSERVAZIONI:
Esemplari monumentali, superanti il secolo di età, sono presenti in aree golenali nei comuni di Stagno Lombardo, Motta Baluffi e Torricella del Pizzo. Le radici sono in grado di produrre grandi quantità di polloni anche a parecchi metri di distanza dal ceppo principale.
Specie di grande effetto ornamentale è spesso coltivata nei giardini, lungo i viali o nei parchi pubblici. Ciò ha contribuito a diffondere l'albero oltre i confini dell'areale originario.

USI:
Oltre all'impiego ornamentale, il pioppo bianco fornisce legname di valore piuttosto modesto, utilizzato in falegnameria, per imballaggi, per fabbricarne fiammiferi, oppure nell'industria cartaria. Le fronde possono fornire foraggio di soccorso per il bestiame.

PROPAGAZIONE:
Alla semina (che comunque deve essere immediata, appena i semi sono maturi) si preferisce la moltiplicazione per talee e piantoni che vanno preparati ed infitti nel terreno dopo la caduta delle foglie oppure alla fine dell'inverno. I polloni radicati possono essere messi a dimora già a 3 anni di età, ma anche più tardi (fino a 10 anni).


[4]Album [5]Percorsi [6]Cascina Stella [7]Documenti [8]Per i più giovani [9]Logistica