(Populus canadensis L.)
FAM. SALICACEAE Gen. Populus
Denominazioni dialettali: Canadà; Albera del
Canadà; Piopp; Albra (Cremonese).
DESCRIZIONE:
Albero alto sino a 30m. Tronco dritto, senza nodosità
di rilievo. Chioma meno raccolta e più rada che in
P.nigra. Turioni da angolosi ad alato-angolosi.
Foglie turionali grandi, più lunghe (10-12cm) che
larghe, a base cordata o troncata, acuminate all'apice.
Foglie brachiblastali più piccole, spesso a base
leggermente cuneata. Nel punto di inserzione con il picciolo
la lamina fogliare porta due evidenti ghiandole
rossastre.
Fiori in amenti più lunghi e più radi che in
P.nigra. Molto frequentemente la giovane fogliazione assume
un caratteristico colore rosso-ramato.
VARIETA':
Esistono molte varietà e centinaia di migliaia di
ibridi.
FIORITURA: Marzo-Aprile.
ECOLOGIA:
Questo pioppo da noi esiste solo come pianta coltivata e per
tale attività sono preferiti i suoli freschi, sabbiosi
o sabbioso-limosi, con ampia disponibilità idrica:
ciò si verifica soprattutto lungo il medio e basso
corso fluviale di Adda e Oglio e, soprattutto, lungo l'intera
asta padana.
DISTRIBUZIONE:
In tutta la golena del Po la pioppicoltura è la
coltivazione più diffusa. Grande estensione hanno
anche i pioppeti presenti lungo il corso di Adda e Oglio,
soprattutto nei settori centro-meridionali, nonché
lungo il Serio e sovente, anche in piena campagna del livello
fondamentale della pianura.
I pioppi ibridi euroamericani sono, infine, le piante
arboree più coltivate in filare lungo i canali
irrigui, al margine di campi e strade, ed ovunque sia
possibile porre a dimora qualche albero.
OSSERVAZiONI:
Il pioppo ibrido euroamericano deriva da incroci tra il
nostrano P.nigra e P.deltoides di origine nordamericana. La
grande variabilità di cui è capace lo rende
spesso difficilmente distinguibile dal pioppo nero.
La denominazione di Populus canadensis è pura
convenzione adottata per riunirvi l'eterogenea e
numerosissima categoria dei pioppi ibridi.
USI:
L'impiego del legno di questi pioppi nell'industria
cartaria, ma anche in altri rami della produzione
industriale, ha conferito alla pioppicoltura una rilevanza
economica del tutto particolare.
La crescente tendenza all'utilizzo di legname di mediocre
qualità per la produzione di pannelli truciolari va
assorbendo sempre maggiore quantità di legname di
pioppo incentivando tale genere di arboricoltura
specializzata. Ciò è spesso causa della
distruzione degli ultimi lembi di vegetazione spontanea,
costituita soprattutto dai saliceti ripariali, sacrificati
per fare spazio a tale tipo di coltura.
PROPAGAZIONE: Alla semina (che comunque deve essere immediata, appena i semi sono maturi) si preferisce la moltiplicazione per talee e piantoni che vanno preparati ed infitti nel terreno dopo la caduta delle foglie oppure alla fine dell'inverno. I polloni radicati possono essere messi a dimora già a 3 anni di età, ma anche più tardi (fino a 10 anni).