(Coronilla emerus L.)
FAM. LEGUMINOSAE Gen. Coronilla
Denominazioni dialettali: Curgnóla (Cr.sco);
Majalégor (Sonc.).
DESCRIZIONE:
Arbusto alto sino a 2m. Fusti legnosi, spesso prostrati o
ricadenti ovvero eretti. Rami numerosi, angolosi o striati,
pressoché glabri.
Foglie alterne (5-7x12-15crn), composte da 7(9) foglioline
obovato-cuneate, ad apice ottuso o smarginato, parzialmente
persistenti le apicali anche d'inverno. Rachide scanalato,
stipole triangolari (1-2cm), libere, di colore
rossiccio.
Fiori in ombrelle 2-4flore, inodori, corolla giallo-citrina,
grande (1,7-2crn); calice (5x4mm) rigonfio, a denti
brevissirni.
Legumi pendenti, compressi leggermente, a 6-10 articoli,
striati.
FIORITURA:
Aprile-Giugno. Talora parziale rifioritura in
settembre-ottobre.
ECOLOGIA:
L'emero mostra di preferire terreni magri, sciolti,
sufficientemente profondi, ben drenati o con evidenti
caratteristiche di aridità; specie mediamente
lucivaga, si insedia in luoghi cespugliati, poco ombreggiati,
nelle siepi o al margine delle associazioni arboree.
DISTRIBUZIONE:
In territorio provinciale questa leguminosa risulta
distribuita in modo irregolare e rnaggiormente presente nel
tratto settentrionale dove ricalca in parte la distribuzione
di Fraxinus ornus, Viburnum lantana, Lonicera caprifolium e
Ruscus aculeatus con i quali si trova il più delle
volte associata. In quest'area può essere localmente
frequente, ma ampie lacune separano i vari punti di
vegetazione.
Nella parte centrale della provincia segue con grande
precisione la valle fluviale morta ora percorsa dal Morbasco
(Soresina, Casalmorano, Annicco, Paderno Ponchielli) e,
più a meridione ancora, compare nei pressi di
Grontardo, ma la sua distribuzione va meglio definita in base
a più accurate ricerche.
PROPAGAZIONE:
Per questo argomento specifico vale quanto detto a proposito
delle ginestre.