(Paliurus spina-christi MILLER)
FAM. RHAMNACEAE Gen. Paliurus
Denominazioni dialettali: Spì del Signur (Cr.sco);
Maròch (Cr).
DESCRIZIONE:
Arbusto spinoso, ramificato, alto sino a 3m, con rami
zigzaganti bruno-rossastri da giovani, poi
grigio-verdastri.
Spine acutissime, appaiate, di cui una dritta e lunga,
l'altra breve e ricurva.
Foglie semplici, alterne, piccole, (1-2x2-4cm), a lamina
ovale o lanceolata, coriacea e glabra, con 3(5) nervi quasi
paralleli e convergenti verso l'apice e nervi secondari
pennati.
Fiori pentameri, raccolti a gruppetti all'ascella delle
foglie, giallicci e molto piccoli (2-3mm).
Frutti secchi, lenticolari (samare) di 1-2cm di diametro,
che ricordano la forma di piccoli ombrelli o di cappellini a
larga tesa ondulata, contenenti tre semi in loculi
separati.
FIORITURA: Maggio-Giugno.
ECOLOGIA:
Questo arbusto spinosissimo forma talvolta macchie
invalicabili accestendo su terreni decisamente asciutti,
calcarei, poveri di sostanze nutritive e scarsamente umiferi,
a tessitura grossolana, sassosa o pietrosa, ma normalmente in
posizione di mezz'ombra, pur sopportando bene anche la piena
luce.
DISTRIBUZIONE:
In territorio provinciale la marruca è presente con
alcuni esemplari nei boschi cresciuti sulle alluvioni
fluviali dell'Adda nei pressi di Rivolta d'Adda.
Poiché venne coltivata in passato per farne siepi,
è possibile che qualche esemplare sia presente
altrove.
OSSERVAZIONI:
La marruca è una pianta tipicamente mediterranea che
caratterizza, insieme ad altri arbusti, la vegetazione
subclimax degli arbusteti o della bassa macchia, risultante
dalla distruzione della foresta - detta "schibljak" -
prendendo a prestito la definizione usata in area
balcanica.
Pertanto la presenza della specie in territorio provinciale
è da considerarsi del tutto eccezionale e di origine
secondaria, per diffusione da aree più settentrionali
tramite fluitazione, relativamente agli esemplari di Rivolta
d'Adda, e per inselvatichimento occasionale in altri
possibili casi.
PROPAGAZIONE:
Si moltiplica per seme che si disperde nel terreno in
primavera dopo 2-3 mesi di stratificazione, oppure per
trapianto dei polloni. E’ necessario collocare le
giovani piante in posizione riparata poiché soffrono
il gelo.