(Salix caprea L.)
FAM. SALICACEAE Gen. Salix
Denominazioni dialettali: Gàtol, Góra
(Cr.sco).
DESCRIZIONE:
Arbusto o alberello alto fino a 7-8m e più. Corteccia
di colore grigio e screpolata. Rami giovani glabri, lucidi,
brunicci o bruno-rossicci, a legno privo di creste.
Foglie ellittiche od ovato-oblunghe (3-6x7-15cm), con apice
acuto, spesso asimmetrico e deflesso, a lamina verde scura e
opaca di sopra, tomentosa e glauca di sotto, e margine
ondulato-crenato o eroso. Nervature rilevate e ben
evidenti.
Picciolo di 1,5-2cm.
Fiori in amenti antecedenti la fogliazione: i maschili
(2x2-4cm) gialli, densi ed appariscenti; i femminili
(1-1,5x5-10cm) verdastri, più lassi. Cassula provvista
di peduncolo, tomentosa.
FIORITURA: Marzo-Maggio.
ECOLOGIA:
Il salicone si mostra assai meno legato alla presenza
dell'acqua rispetto agli altri salici nostrani. È
possibile rinvenirlo anche su terreni argillosi e compatti
mediamente fertili, oppure su suoli spiccatamente asciutti,
mostrando, perciò, una notevole adattabilità a
vari tipi di substrato.
Specie pioniera, è in grado di colonizzare terreni
nudi, scarpate franose, o terre di riporto. Preferisce
posizioni in penombra.
DISTRIBUZIONE:
Irregolarmente sparso in tutto il territorio provinciale, il
salicone è più facilmente riscontrabile nelle
golene fluviali dove rimangono brandelli di vegetazione
boschiva residua, aree degradate, cespuglieti, ecc. Qua e
là è presente anche lungo gli argini dei cavi
irrigui meno manomessi.
OSSERVAZIONI:
Il salicone, governato a capitozza, fornisce pali e
pertiche. I rami fioriti trovano commercio per scopi
ornamentali.
Si ibrida assai facilmente con S. cìnerea, tanto che
gli individui ibridi sono più comuni di quelli
puri.
PROPAGAZIONE:
La moltiplicazione per via vegetativa è la più
semplice, mettendo a dimora talee o piantoni ottenuti da
legno di varia età, da 1 a 3 anni.