Ci sono "piante" al Bosco Didattico che non si presentano in modo
maestoso ed imponente come i pioppi, gli olmi o gli ontani, ma che vivono
timidamente nascoste sotto pochi centimetri di terra. Queste "piante",
i miceli, sono
formate da un intreccio di fili sottilissimi simili alla bambagia (le ife,
che costituiscono i loro "rami") e ci regalano i carpofori,
cioè quei "frutti", dalle più svariate forme e dai molteplici
colori, che noi impropriamente chiamiamo funghi.
Non avendo le caratteristiche fondamentali dei vegetali e degli animali, gli
studiosi hanno recentemente classificato questi organismi, in uno specifico
Regno: il Regno
dei Funghi.
Possiamo considerare i funghi i migliori amici delle piante: più se
ne vedono in un bosco, più le piante crescono sane e rigogliose; per
questo essi hanno un' importanza fondamentale nell'ecosistema e vanno rispettati.
Diverse sono le specie presenti al Bosco Didattico; già da gennaio,
con la neve, si intravede, su resti interrati di rami marcescenti coperti
dal muschio, la Sarcoscypha
coccinea, un bellissimo e coloratissimo fungo che si nutre di sostanze
in decomposizione (saprofitismo).
Con i primi di settembre, se i temporali hanno bagnato abbondantemente il
sottobosco, fa la sua comparsa il Tricholoma
populinum, che vive a stretto contatto con i pioppi (simbiosi):
il fungo presta il suo apparato filamentoso alla pianta consentendole di assorbire
una maggiore quantità di acqua e questa gli cede sostanze nutritive in sovrappiù.
Novembre è il mese dell'Armillaria
mellea e dell'Armillaria
ostoyae: presenti entrambi sui ceppi o sulle piante, si nutrono a spese
di quelle deboli o malate portandole alla morte (parassitismo)
e permettendo così a quelle vicine di avere più spazio e di
crescere rigogliose senza entrare in eccessiva competizione tra loro.