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NOCE COMUNE

(Juglans regia L.)
FAM. JUGLANDACEAE Gen. Juglans
Denominazioni dialettali: Nuss.

Disegno dell'essenza

DESCRIZIONE:
Albero alto fino a 15m con tronco dritto. I rami, regolarmente distanziati, formano una chioma diffusa e densa. La corteccia liscia, grigio-verdastra, si screpola verticalmente con l'età.
Foglie odorose, imparipennate, opposte, formate da 5-9 foglioline di dimensioni maggiori procedendo verso l'apice. Foglioline apicali (2-5x5-10 cm), da obovate a ellittiche, acuminate all'apice, subsessili, a margine intero, glabre.
Fiori in amenti: i maschili penduli, sessili, ad antere gialle (1x5-10cm); i femminili terminali sui rami nuovi, in gruppi di 3 (1-5).
Frutto (drupa) ovale o globoso (4-6cm), con epicarpo verde, carnoso, glabro, aromatico, (mallo), ed endocarpo legnoso e duro, (noce), contenente il seme, (gheriglio) a quattro lobi meandriformi, commestibile e altamente oleoso.

FIORITURA: Aprile-Maggio.

ECOLOGIA:
Il noce mostra di adattarsi a tutti i terreni purché fertili e ricchi di humus e preferenzialmente a reazione alcalina. Rifugge suoli eccessivamente aridi o, al contrario, con persistenti ristagni d'acqua. Specie di medie esigenze rispetto alla luminosità, mal sopporta l'aduggiamento da parte di altre piante.

DISTRIBUZIONE:
Coltivato in orti e giardini, ma anche lungo argini, strade e corsi d'acqua, oggi se ne impiantano colture razionali specializzate soprattutto nella golena padana cremonese e casalasca. Talvolta è possibile rinvenirne esemplari, presumibilmente subspontanei, nella campagna.

OSSERVAZIONI:
L'utilità economica deli'albero ne ha determinato una diffusione di origine antropica che ha ormai ampiamente superato i confini degli areali originari, dei quali il più prossimo a noi è collocabile tra la Balcania e l'Asia minore. Da noi risulta introdotto fin dall'epoca romana.

USI:
Il legno di noce, apprezzato per resistenza, compattezza, lavorabilità, bella levigatura, è tra i più pregiati utilizzati in falegnameria, ebanisteria, torneria, e per lavori di scultura. I semi commestibili contengono circa il 24% di olio, usato sia nell'alimentazione che per altri scopi, medicinali o industriali. I frutti immaturi (colti obbligatoriamente la notte di S.Giovanni, la notte delle streghe) posti in infusione nell'alcool e lasciati al sole per un certo periodo (da 40 a 60gg), danno il famoso e pregiato liquore "nocino".

PROPAGAZIONE:
Semina a dimora delle noci in autunno.


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