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SAMBUCO NERO

(Sambucus nigra L.)
FAM. CAPRIFOLIACEAE Gen. Sambucus
Denominazioni dialettali: Sambüch; Schitàcc (Cr.sco); Sambüuch (Cr., Casal.).

Disegno dell'essenza

DESCRIZIONE:
Arbusto o piccolo albero alto fino a 6-7m. Chioma espansa, densa. Corteccia suberosa, bruno-giallastra, profondamente solcata. Rami vecchi spesso procombenti, i giovani eretti, a corteccia giallo-verdognola con lenticelle longitudinali verrucose e abbondante midollo bianco e spugnoso.
Foglie composte (20-30cm), opposte, imparipennate, con 5-7 foglioline a lamina ovata, ellittica od obovata (specialmente quella apicale), acuminate all'apice (3-6x5-11cm), seghettate ai margini, glabre.
Fiori in densi corimbi ombrelliformi spianati, terminali, profumati; calice e corolla pentameri, petali bianchi. Frutto (bacca) nero-violaceo a maturità, lucido (5-6mm), in corimbi ombrelliformi reclinati; polpa succosa dal sapore agro-dolce e aromatico.

FIORITURA: Aprile-Giugno.

ECOLOGIA:
Il sambuco nero ama suoli profondi, poveri in scheletro, ben aerati, con sufficiente strato umifero, mediamente fertili e freschi e, pertanto, si insedia in luoghi umidicci o solo temporaneamente asciutti, in posizione di penombra, poco esposti, quali le scarpate, gli argini, i boschi di ripa, le sponde dei cavi irrigui.
Tuttavia, non essendo specie pienamente ombrivaga, mal sopporta l'aduggiamento totale da parte delle chiome più alte.

DISTRIBUZIONE:
In territorio provinciale il sambuco nero è comune ovunque nelle siepi, lungo i corsi d'acqua, al margine di strade e campi.

OSSERVAZIONI:
Per la bellezza delle festose ed opulente fioriture, questo bellissimo arbusto merita di essere diffuso anche come specie ornamentale. La sua estrema rusticità lo fa apprezzare per qualsiasi intervento di ricostituzione vegetale di terreni spogli o degradati.
I frutti rappresentano un importante alimento per numerose specie di uccelli. Il legno del sambuco è da sempre conosciuto, da noi, come materia prima per immanicare badili ed altri attrezzi agricoli. I rami giovani, privati del midollo, hanno fornito a generazioni di bambini economiche cerbottane, nonché sonori fischietti. La corteccia ha proprietà diuretiche e con i frutti si possono preparare marmellate e sciroppi. I fiori, inoltre, che contengono un olio essenziale, vengono impiegati in medicina come diaforetico e diuretico.

PROPAGAZIONE:
Si semina in autunno dopo la raccolta dei frutti. La germinazione di parte dei semi può avvenire anche a distanza di diciotto mesi.
Facile è la propagazione per talea, in autunno, utilizzando rami dell'anno con un tallone di legno di 2 anni.


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