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La Provincia di Cremona acquisì il primo nucleo del
Bosco Didattico nel 1987. Quest'area si
estendeva su un appezzamento di circa due ettari occupato da
una cava di sabbia dismessa.
Il primo intervento fu quello di
rinaturazione, con la ricostruzione della
vegetazione potenzialmente presente nel sito. L'attuale
assetto del luogo costituisce quindi un esempio di
riqualificazione ambientale di una superficie
degradata dalle attività antropiche.
La Provincia,
in accordo con la Regione Lombardia, istituì
nell’area riqualificata una “Stazione
sperimentale per la conservazione della flora di
pianura”.
L’obiettivo era quello di salvaguardare
essenze vegetali di pianura e perciò sono
state intraprese specifiche iniziative di tutela come, ad
esempio, il programma di propagazione delle specie di
pioppi autoctone (pioppo nero, pioppo bianco e pioppo
gatterino).
L’operazione di
salvaguardia è partita dalla individuazione di
esemplari di piante ancora presenti allo stato spontaneo
nella pianura lombarda, passata per la loro riproduzione e
giunta alla distribuzione a enti e privati di pianticelle per
imboschimenti.
Dal 1992 a oggi la Provincia di Cremona ha così
prodotto e distribuito diverse migliaia di piante destinate a
imboschimenti a carattere naturalistico.
Nel corso degli anni la superficie del Bosco è stata notevolmente incrementata: sono state acquisite aree attigue, di importanza marginale per l’attività agricola, e questo ha consentito il progressivo ampliamento del piccolo appezzamento iniziale. I terreni ex agrari sono stati oggetto di riqualificazione naturalistica ed è stato ricostruito un ambiente più vario costituito da un mosaico di piccoli boschi, radure ed arbusteti.
Attualmente il Bosco Didattico si estende su un’area attrezzata di più di 10 ettari che comprendono terreni più alti, situati sul margine del terrazzo morfologico (64 m.s.l.m.), e più bassi, ai piedi della scarpata che demarca i due livelli del piano di campagna (55 m.s.l.m.).
Più di un chilometro di camminamenti guidano gli ospiti alla scoperta di un piccolo “catalogo” della vegetazione e della flora tipiche di una provincia di pianura come quella di Cremona e quindi, sostanzialmente, della Pianura Padana.
Inoltre è stato allestito un piccolo Centro Visite che permette agli ospiti di effettuare anche attività al coperto e laboratori didattici che consentono approfondimenti di specifiche tematiche.